88-93. . I proprietari dei fondi avevano un rapporto esclusivamente economico con i salinari, di conseguenza i nobili, proprietari dei fondi, non potevano considerarsi signori feudatari come invece avveniva ad esempio nel resto dEuropa nella coltivazione del grano. Sulla fine del XIII secolo circa 90 delle 110-120 famiglie patrizie possedevano latifondi nel padovano, nel trevigiano e nel ferrarese, questo port le citt a vietare l'acquisto delle terre da parte della nobilt veneziana e nacquero diverse leggi per trattenere parte delle derrate alimentari prodotte. L'espansione in terraferma aveva sancito, per Venezia, il ruolo di "potenza", con tutto ci che poteva comportare: i territori, dopo averli conquistati, bisogna anche difenderli e una politica espansionistica attira sempre le invidie e le preoccupazioni degli altri Stati. A questo punto l'acqua entrava in una serie bacini pi piccoli, i corboli che facevano confluire l'acqua concentrata nel rio per poi distribuirla nelle saline dove di fatto si accoglieva il sale. I grandi mercanti banchieri in seguito alla caduta tendenziale del saggio di profitto dovuta all'enorme quantit di merce importata ed esportata si dedicarono all'acquisto di latifondi e al finanziamento di industrie, in particolare i mercanti di maggior levatura erano anche armatori. Con la grande espansione commerciale del XIII secolo Venezia si afferm come maggiore centro di scambi del Mediterraneo, le navi acquistavano una grande quantit di merci in oriente per poi rivenderle ai consumatori occidentali e i capitali accumulati spesso portavano alla nascita di figure che oltre alla mercatura si dedicavano anche al finanziamento. 1 recensione. Storia di Venezia, caduta tendenziale del saggio di profitto, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Economia_della_Repubblica_di_Venezia&oldid=131472346, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Nel XIII secolo il chioggiano divenne il sito di maggior produzione salina del Mediterraneo, una volta estratto il sale veniva esportato in tutta Italia attraverso il Po e lAdige. Se dovessi cercare una parola che sostituisce "musica" potrei pensare soltanto a Venezia. Altra coltivazione estremamente diffusa era quella delle viti che in particolare sui colli Euganei costituivano di fatto l'unica coltura presente. Sin dallinizio dei secolari conflitti tra papato ed impero (1075), il ducato di Venezia mantenne una rigorosa neutralit, nonostante le proteste papali, ponendo al primo posto la salvaguardia degli interessi commerciali veneti nellAdriatico, in particolare quando il conflitto inizi ad interessare la costa della Dalmazia. Cronologia della Repubblica di Venezia: storia della Serenissima, eventi e caratteristiche dal periodo della sua massima espansione fino ai secoli del declino della citt marinara. [25][26], Nel XIV secolo durante la massima espansione commerciale la produzione di sale in laguna diminu progressivamente ma nonostante ci Venezia mantenne il monopolio di questa preziosa merce acquistando il sale fuori dai suoi confini e imponendo ai mercanti di trasportare sulle loro imbarcazioni una certa percentuale di sale, detta ordo salis. All'atto della dedizione il consiglio cittadino presentava al Serenissimo Principe una serie di capitoli, cio di clausole, definenti i termini di consegna della citt, le richieste di privilegi e i limiti di autorit che avrebbero avuto i rettori veneziani. Con la caduta del Regno longobardo e la crescente difficolt ad acquistare gli approvvigionamenti nell'entroterra i veneziani iniziarono a sfruttare tutto lo spazio disponibile per coltivare e allevare bestiame, in quest'epoca che ad esempio l'isola di Vignole, dove erano presenti le vigne, e il Lido di Bovense dove erano allevati i buoi, assunsero questo nome[2]. Nonostante le crociate i rapporti con i Fatimidi si mantennero buoni e Venezia continu a commerciare nei porti egiziani di Alessandria e Damietta esportando metalli legname e schiavi e importando principalmente spezie cotone e allume, necessario per l'industria tessile europea. Nel 1177 il Papa incontra l'Imperatore. I territori della Repubblica di Venezia nella sua massima espansione comprendevano il Veneto, parte del Friuli e della Lombardia, l'Istria, la Dalmazia, molte isole del mare Adriatico e del Mediterraneo tra cui Cipro e Creta, il Peloponneso, le coste dell'attuale Montenegro e Albania. Nel 1479 i Veneziani raggiunsero finalmente un accordo di pace con lImpero Ottomano, la cui potenza navale era ormai un fatto incontrovertibile. Storia e cause della caduta dell'Impero romano d'Oriente e Occidente. Un caso lampante di tale meccanismo quello relativo alla dedizione di Verona. Le quattro repubbliche marine Pisa, Venezia, Genova e Amalfi, avranno un ruolo rilevante nel corso del Medioevo, promuovendo gli scambi commerciali con il resto dell'Europa e dando una prima forma di indipendenza al popolo, facendo emergere la figura dei mercanti. La Repubblica di Venezia era a capo di una ghirlanda di possedimenti marittimi. Nel 1687 da Venezia transitava solo il 13% delle importazioni europee dai mercati orientali mentre oltre i tre quarti delle importazioni erano movimentate da Inghilterra, Francia e Paesi Bassi che controllavano quasi interamente anche le rotte di occidentali. Dopo la pace di Lodi (1454), con la Lega Italica, gli Stati Italiani tentarono di stabilire un equilibrio nella penisola, che tuttavia torn presto a subire interventi stranieri. Diamo il benvenuto all'ultimo iscritto, derni_g Il numero massimo di utenti online contemporaneamente stato di 1.880 il 17-06-2019 alle 12:58 PM Team del forum | Statistiche forum Verso il 1218 le Repubbliche di Venezia e di Genova si accordavano per mettere fine al dannoso corsaleggio con la garanzia di tutelarsi reciprocamente, . Il ruolo della Repubblica come potenza marittima nella regione assicur molti accordi commerciali favorevoli ai mercanti genovesi. Venezia consolida cos il proprio impero commerciale gestito da un podest a Costantinopoli, Nel 1261, con il supporto di Genova, i Michele VIII Paleologo riconquista la capitale dellImpero bizantino. Gi nel 1623 per la produzione laniera veneziana fu pi che dimezzata e la crisi fu ulteriormente aggravata dalla peste del 1630 che spost definitivamente i centri di produzione nei Paesi del Nord Europa[34]. Dopo un'iniziale esitazione dovuta ai floridi rapporti commerciali intrattenuti con il Califfato fatimide, Venezia a partire dal 1100 partecip alla prima crociata dalla quale ricav la presenza di un fondaco in ogni citt sottratta ai musulmani. L'apogeo di Venezia si ha nel XIII secolo quando raggiunge la massima espansione territoriale, dall'Adriatico sino alle coste siriane, comprendendo basi nell'Egeo e a Cipro, ma dal XIV secolo inizia a estendersi anche nei territori della costa, chiamati "domini da terra", che la fanno diventare una potenza sia marittima sia terrestre, uscendo dal suo isolamento insulare. In questo secolo i grandi mercanti veneziani lasciano il posto a quelli delle comunit ebraiche, armene e portoghesi che ottennero il controllo delle rimanenti piazze orientali. Hic requiescet corpus tuum (Pace a te, Marco, mio evangelista. Per via del rapporto commerciale con l'Oriente a Venezia si diffusero ben presto l'abbigliamento sfarzoso tipico dei bizantini costituito per lo pi da tonache ricamate o trapuntate di colore azzurro, colore simbolo dei veneti. Modifiche e aggiunte ai capitoli originali erano poi possibili per approvazione della Signoria delle istanze presentate degli ambasciatori della citt suddita. Vennero a controllare gran parte del commercio dell' Impero bizantino, Tripoli, il Principato d'Antiochia, il Regno armeno di Cilicia e l' Egitto. Recensioni. 4 /5. Nel IX secolo l'indipendenza di Venezia da Costantinopoli si fece sempre pi vivida e contemporaneamente i rapporti commerciali con gli islamici si intensificarono; con i musulmani Venezia commerciava principalmente legname, metalli e schiavi catturati di Dalmazia, dato che il commercio di schiavi cristiani era proibito. Nella prima met del IX secolo, il doge Obelerio ed il fratello Beato (governavano insieme), si recarono in compagnia del vescovo di Zara al cospetto di Carlomagno, alleandosi con i Franchi. Nel Trecento Venezia era il centro di un vasto impero marittimo dominante su gran parte delle coste orientali del Mar Adriatico, comprendente le citt di Trieste, Pola e Zara, numerose cittadine di minore importanza, su una parte della Penisola di Morea, sulle grandi isole greche di Creta, Cipro ed Eubea . Il patto con Regno d'Italia fu poi rinnovato nell'841, nell'856 e nel 880 quando l'area di influenza veneziana fu estesa anche a Padova, Ferrara e Monselice. I traffici commerciali del IX secolo erano gestiti dai personaggi pi influenti dell'epoca, tra questi si annota oltre al vescovo Orso anche il doge Giustiniano Partecipazio che nell'829 aveva alcune partecipazioni negli affari commerciali per un totale di 1200 libbre d'argento. Oltre alla comunit tedesca anche quella francese, capitanata da Nicola Jenson, deteneva verso la fine del XV secolo la maggior parte delle tipografie veneziane[49]. Venezia non partecip attivamente alla seconda e alla terza crociata e nel 1143 strinse un favorevole accordo commerciale con il Principato d'Antiochia. Il legno di maggiore importanza per l'Arsenale era il rovere e pertanto nel 1475 una delibera del Collegio dei Savi viet l'utilizzo del legno di rovere per scopi diversi dalla costruzione delle navi e inoltre fu imposto il rimboschimento di questa pianta. La vallicultura fortemente incentivata dalla Repubblica e altrettanto normata, ad esempio nel 1314 fu emanata una legge per vietare il commercio di novellame, in quanto spendibile in vallicoltura. 12 maggio 1797: viene deposto Ludovico Manin. Le pellicce erano molto diffuse soprattutto tra la nobilt, sono citati ad esempio pellicce composte da 450 pelli di ermellino o 80 pelli di montone. Nel frattempo, gli Ottomani si apprestavano a conquistare definitivamente lImpero Bizantino, conquistando Tessalonica (1430), e poi Costantinopoli nel 1453: con la scomparsa del decadente Impero Bizantino, Venezia dovette consolidare ulteriormente la difesa dei propri territori orientali, non riuscendo tuttavia ad impedire, nel 1470, la conquista di Eubea. Sul perch di questo appellativo sono state fatte varie ipotesi: Il simbolo della citt di Venezia, e della sua antica Repubblica, un leone alato che rappresenta San Marco evangelista raffigurato con unaureola sulla testa e un libro aperto tra le zampe. La Repubblica attirava mastri artigiani provenienti da tutta Europa, in particolare i liutai provenienti da Fssen, una localit della Germania meridionale in crisi nel corso del XVI secolo. I fondatori erano incaricati nella fusione di cannoni e armi da fuoco, oltre alle armi bianche e alla armature di diffusero anche le maestranze specializzate nell'uso della polvere da sparo e nella costruzione di bombe[32]. L'organizzazione e la strutturazione della citt su varie isole furono realizzate dopo il 568, all'affacciarsi del pericolo dei longobardi, che provocarono un esodo massiccio dalla terraferma veneta verso le isole lagunari. I metalli erano importati dall'Europa centrale ed estratti dalle miniere dalmate, i pi ricercati e utilizzati anche in ambito artistico erano l'oro, l'argento e il peltro, mentre per l'uso pratico erano diffusi il ferro, il rame e il bronzo[13]. La. Il Quattrocento come momento di massima espansione Nel 1409 Venezia ottenne i diritti sulla Dalmazia - tra il 1409 ed il 1421 (con qualche appendice posteriore), dopo fatti d'arme, acquisti e dedizioni passarono a Venezia le citt della costa, le isole e parti delle Bocche; nel 1573, qualche cessione di terre gi veneziane al Turco (che prese anche la fortezza ungherese di Clissa) port . Tra il X e l'XI secolo le famiglie veneziane iniziarono ad acquistare sistematicamente terreni in modo da costruire un grande possedimento terriero, tra le famiglie spiccano quella dei Candiano e dei Partecipazio che diede a Venezia ben dodici dogi[4][5] e nel XII secolo anche il circondario di Chioggia divenne un polo agricolo per la Repubblica anche se la coltivazione dei cereali rimase impraticabile[6]. Questa pagina stata modificata per l'ultima volta il21 mar 2022 alle 21:46. IL DIFFICILE CONFRONTO CON I GRANDI STATI NAZIONALI. La grande quantit di tipografie sparse sul territorio veneziano rese la citt di Venezia leader nel settore, tanto che nell'ultimo ventennio del XV secolo in Europa un libro su dieci era stampato a Venezia[49]. La situazione si trasform rapidamente in una guerra fra Italia e Austria. La citt lagunare di Venezia stata per circa mille anni il centro di una potente comunit marittima, con interessi commerciali che giunsero fino in Asia. Dominii scaligeri nel momento di massima espansione (1336) L'espansione di Verona porta gli Scaligeri, a partire dal 1317, allo scontro con Treviso, che corre subito ai ripari rinforzando tra l'altro anche il castello di Mestre. Nella costruzione del fondamento della salina intervenivano una trentina di persone detti consortes diretti da capitanei. Grazie all'influenza commerciale generata dalla laguna l'Istria fu sottomessa al Dogado nel 976, mentre i rapporti con il Regno d'Italia si fecero sempre pi tesi durante la reggenza di Ottone II. la sconfitta di Agnadello segna comunque la fine dell'espansione di Venezia, . Pubblichiamo un estratto della pagina "Le antiche Repubbliche Marinare" tratta da Wikipedia. Nel XIV secolo oltre alle mude le famiglie pi ricche e potenti costituivano delle societ per condurre imprese commerciali ad alto rischio dirette in Asia. Quest'ultima segn la massima espansione della Repubblica di San Marco, con la nascita dell'Impero Latino d'Oriente, l'assegnazione delle terre europee dei Dardanelli e del mar di Marmara, le isole Ioniche e altre isole greche. La cera invece veniva importata dalla penisola balcanica per poi essere lavorata a Venezia ed essere utilizzata principalmente nella produzione di candele. La crescente richiesta di beni di lusso, come stoffe pregiate, pietre preziose e soprattutto spezie, consentiva di realizzare grandi guadagni. L'uccellagione interessava soprattutto la caccia di germani reali e i fischioni che erano per lo pi destinati all'autoconsumo[17], la pesca invece era molto diffusa e port la Repubblica a stabilire norme precise sulla sua regolamentazione. Dal 1300 aumentarono i problemi politici e territoriali dei veneti. Le pellicce russe e le pelli d'agnello e montone venivano acquistate dai mercanti in tutta Europa e in Oriente, attraverso i fondachi, tutti i tipi di pellicce del Nord Europa affluivano a Venezia dove venivano trasformate. L'uccellagione e la pesca svolsero un ruolo fondamentale nel sostentamento delle prime comunit lagunari. La repubblica di Venezia finisce nel 1797 quando Napoleone, con il trattato di Campoformio, la vende all'Austria. La costruzione delle ville era sempre accompagnata dalla ristrutturazione dei borghi locali e della costruzione di case coloniali, per dare un lustro ancora maggiore alla famiglia latifondista. Ancor pi ampia fu l'espansione durante la Dinastia Qing, l'ultima prima della nascita della Repubblica, avvenuta nel 1911.Negli . Oltre all'oro e all'argento era anche diffusa la lavorazione delle incisioni di rame, utili nella stampa, e la creazione di oggetti artistici di peltro che con il tempo acquisirono una notoriet sempre crescente. Assieme al Dogado e allo Stato da Mr costituiva le tre ripartizioni in cui era suddiviso lo Stato veneziano. Nel XVII secolo dunque il commercio internazionale non era pi alla base dell'economia veneziana che si trovava schiacciata dai concorrenti europei. Mappa di Massimo Pietrobon, Serenissima Repubblica di Venezia. 476 1492 Venezia al massimo della sua espansione Venezia Citt italiana. Le mude permettevano la rotazione delle navi abbreviandone i tempi per il carico in oriente, rendevano facilmente programmabile la mobilitazione dei capitali per l'acquisto e la vendita in modo da evitare la saturazione del mercato e permettevano al mercato di Rialto di mantenersi in vita nel corso di tutto l'anno, a differenza della maggior parte delle citt medievali che organizzava fiere temporanee in periodi prestabiliti.[63]. La repubblica di Venezia, a cui le valli bergamasche "si diedero" sul finire del 1427, qualche mese prima della citt, eredit una struttura amministrativa organizzata durante i decenni precedenti dai Visconti e cerc di modificarla il meno possibile.